C'era una volta Giovani Pezzenti...: Giovedì 3 giugno

martedì 8 giugno 2010

Giovedì 3 giugno

giovedì 3 giugno: 6,50 EURO! Residuo € 8,50.
Tornata al lavoro.
Morale al ribasso, mi concedo un caffè alla macchinetta: € 0,30.
Pranzo in ufficio a base di pomodori (presi "in prestito" dalla cugina che ospito in cambio del latte bevutomi), scatoletta di tonno al naturale, pane integrale e insipido fatto in casa da me.
La tristezza è aumentata (chissà perchè?).
Altro caffè: € 0,30.
Fatta la spesa al centro commerciale andandoci in bici e pagando € 24 con i tickets e € 4 in contanti!
Disperazione per la crisi economica riversata in un pacchetto da dieci di sigarette: € 1,90.

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Quando la matematica non è un'opinione ...

Il buon Kerma, professore del Liceo, aveva le sue ragioni: non sono mai stata molto convinta che 1+1 = 2 ... è sempre una questione di punti di vista ... per dire, con il coitus interruptus 1+1 = 3 spesso e volentieri ... posso portare delle testimonianze (oltre ai miei genitori).
Però.
Per iniziare un'attività da zero, per quanti finanziamenti possa chiedere (anche se al momento, grazie alla crisi e alle gestione della crisi, si prospettano solo una raffica di schiaffazzi), come minimo devo avere accumulato 50.000 Euro.
Poichè l'obiettivo vuole essere raggiunto entro il compimento dei miei 40 anni (sempre che sopravviva), significa che devo mettere via 7.143 euro all'anno.
Il che significa mettere via SOLO 595 euro al mese.

Oh, cazzo.

Considerando che al mese spendo 500 di mutuo e 300 euro di affitto certi e sicuri e il mio stipendio è di 1700 euro (circa), ho mediamente 300 euro che posso spendere al mese.

E sti cazzi.

Questo significa che benzina - gpl, gas, luce, telefonia, spesa alimentare, vestiario, libri, cd, teatro, cene e divertimento, visite mediche, bollo, assicurazione, viaggi e chi più ne ha più ne metta devono rientrare in 300 euro al mese:

abbastanza MISSION IMPOSSIBLE.

Però.
Però tutto ciò che è entrate extra (bonus lavorativi, eventuale mettita in affitto, spaccio di droga, prostituzione) andrà ad annullare una delle suddette spese.

E' vivere con 10 euro al giorno, una bazza rispetto a prima.
Ma prima avevo escluso diverse spese dalla scommessa...
... mmm.

Quindi .. da luglio nuova sfida.
Una sfida, però, che durerà 7 anni.

Per il momento trattasi di una sfida personale.
Anche se spesso e volentieri le mie spese sono per tre.
Ma limeremo anche questo aspetto.

Ragionamenti da Giovane Pezzente

Mi sono guardata allo specchio, anzi, nelle tasche e mi sono resa conto in maniera sfacciata che sto fallendo la missione e che il mio impegno deve essere più serio.
Da un altro punto di vista, inoltre, è necessario rendere la scommessa più esemplificativa. Il modo migliore per raggiungere questo scopo è prolungarne la durata ad un anno, fino al primo giugno del 2011.
I termini della scommessa riguardano il tentativo di vivere con € 5,00 al giorno escludendo le spese fisse, quali mutuo, assicurazione casa, condominio, tarsu, gas, corrente elettrica, assicurazione-bollo-revisione-manutenzione ordinaria auto.
Questo perchè altrimenti non sarebbe possibile vincere la scommessa in partenza.
Questa esperienza, dopo più di un mese, mi sta portando a fare diversi ragionamenti e approfondimenti di filosofia di vita.
COSA E' DAVVERO IMPORTANTE?!

Prototipo del Giovane Pezzente

Mi chiamo Claudia, ho 33 anni, ho un lavoro dipendente a tempo indeterminato, vivo in affitto in provincia di Bologna, famiglia e amici sono in provincia di Milano, insieme alla mia casa di proprietà.

Mi piace viaggiare, ho diverse amicizie e qualche vizio: nel fine settimana mi coccolo con qualche bicchiere di vino e qualche litro di birra (soprattutto d'estate). Mi interessano gli eventi culturali: manifestazioni teatrali, concerti musicali, cinema, musei e mostre. Talvolta ceno fuori in compagnia del fidanzato o, per qualche occasione, anche con amici.

I miei genitori sono benestanti (questo termine ha creato molta polemica in famiglia, cercherò di meglio specificarlo: i miei genitori stanno bene, il che significa che non vivono con l'ansia che una spesa improvvisa li possa far catapultare nella povertà, non vivono in ristrettezze, ma non hanno nemmeno cessi ricoperti d'oro e, per una passione ormai definibile congenita, partecipano al torneo "Famiglia miglior risparmiatrice" cercando di ridurre il riscaldamento al minimo, spegnendo luci e led, riducendo la velocità dell'auto e altre cose da pazzi che faccio anche io).

Pago mensilmente un mutuo di 500 € e un affitto di 300 €.

Per il consumo del GAS sto molto attenta:
nella casa in affitto (occupata da 3 persone) il riscaldamento è mantenuto a 16 gradi, ma l'uso di più maglioni aiuta (trattasi di una casa di campagna dove sto cercando di lottare contro la dispersione di calore).
Mentre per la casa di proprietà vuota pago per zero consumi, ma pago lo stesso (fuck).

Per le cene alterno l'arte dello chef alla tecnica "Apri il frigo e arrangiati".
Utilizzo volentieri la pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura.

Per la spesa: avendo deciso di vivere in maniera salutare (ahahaha), ho deciso di fare l'orto, cucinare pane e biscotti in casa e di fare in autonomia sempre più cose. Peccato che il tempo sia poco. Ma da capire bene è ancora quanto questo comporti fonte di risparmio.

In casa abbiamo installato quasi esclusivamente lampadine a risparmio energetico, uso il forno tradizionale per cucinare il pane e più spesso il microonde. La nostra spesa per la corrente elettrica si aggira intorno ai 100 € a trimestre.
Nella casa vuota spendo comunque 35 euro a bimestre (che ingiustizia).

Vado al lavoro in auto, ma ho appena acquistato un'auto a gpl, per cui con 28 Euro di pieno vado avanti 10 giorni (salvo viaggi di lavoro o di piacere).
L'assicurazione dell'auto costa circa 500 € all’anno. Provvedo ai tagliandi annuali, al pagamento del bollo e alla revisione o verifica dei gas di scarico.

Faccio molta attenzione al consumo di benzina, sia con un particolare stile di guida (tedio e noia mortale), sia con una limitazione nell’uso dell’auto, privilegiandole gambe o la bicicletta, ma la vita in campagna mette un po' in difficoltà questa riduzione d'uso.

Cerco di limitare le mie spese telefoniche prediligendo i contatti su internet, ma avendo mamma, parenti e amici tutti distanti a volte è un po' dura.
Con una serie di magheggi (cellulare dual sim) spendo in media 31 € al mese.

Non ho linea telefonica presso la mia abitazione.

Nonostante tutto: faccio fatica ad arrivare alla fine del mese, rinuncio all'acquisto di vestiti e scarpe (se non quattro capi all'anno durante il periodo dei saldi).

Ma voglio essere ottimista: cercare di vivere con 300 € al mese.

E' una sfida.

Le motivazioni sono tante.