martedì 13 luglio 2010

venerdì 9 luglio

venerdì 9 luglio: € 5,75! Residuo € - 403,32.
Umore: SCIOPERO NAZIONALE: paura!
Una strana sensazione mi spinge a pensare che lo sciopero dei mezzi pubblici sarà effettivo e che le cler degli ingressi alla metropolitana sarebbero state abbassate. Così scendo alla stazione di Cadorna e ipotizzo di dover fare un percorso a piedi (insieme alla valigia sulla spalla per partire nel tardo pomeriggio), altrimenti avrei preso la linea rossa coincidente. Il mio intuito è corretto. Percorro a piedi circa 800 metri. Assisto ad un incontro di lavoro entusiasmante, che mi porta ad odiare il sistema italico dal profondo (il mio stato d'animo è di disappunto totale). In più, poichè l'aria condizionata era stata regolata per i nostri simpatici amici animali pinguini, dopo essermi accertata che il naso, benchè congelato, è ancora al suo posto, alle ore 12,30 esco dall'incontro. BENE. Nessun mezzo pubblico. Come arrivare in ufficio? Chiamo la mia responsabile, ma il cellulare inizia con la litania "Tim .." ed io attacco innervosita, chiedendomi perchè il cellulare della mia capa sia spento. Inizio a camminare nervosamente per Milano. Riprovo e riprovo a telefonare. Cerco conforto chiamando il fidanzato, ma il fatto che lui sia in pausa pranzo, sereno, in compagnia di altre persone, mi rende una persona invidiosa e isterica. Richiamo nuovamente. E poi penso: ma il numero della mia responsabile è dell'operatore Omnitel: in realtà sono io senza credito che non posso chiamare. BENE. Uso la seconda scheda SIM, mi viene accordata la possibilità di prendere un taxi. Nel frattempo ho solo percorso 3 km a piedi, sotto un solo cocente, 33° reali (38° percepiti) e con una valigia, oltre la borsetta, a tracolla. Chiamo il taxi. Ho fame: prendo una focaccia e spendo € 2,35 per 17cm X 11cm di farina-acqua-olio-sale-pomodorini: COSA?! Arrivo in ufficio. Lavoro. Scappo a prendere il treno per andare dal fidanzato. Nel frattempo mi chiama mia madre (uccello del malaugurio) che mi chiede se, visto lo sciopero, ci sarà il mio treno. Io rispondo: "Ovvio che sì, è un treno a lunga percorrenza!". Ore 17,20: il mio treno delle 17,35 viene cancellato. BENE. Salgo sul primo treno super veloce per andare Bologna. Un ragazza mi chiede: "Ma tu hai il biglietto per questo treno?" Io sorrido: "Ovvio che no, ma non passerà il controllore, c'è sciopero." Passa il controllore. BENE. "Signora, c'è la differenza da pagare per il treno superveloce". Io sorrido: "No." Finisce così. BENE. Prendo un treno regionale, acquisto due biglietti, uno anche per il ritorno (€ 3,40). Arrivo finalmente dal fidanzato e una stupenda cena a sorpresa mi attende in giardino: felicità.

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